Italiani non ci considera più nessuno
Dalla Libia attendiamo i corpi dei due connazionali uccisi. Il Governo italiano si affretta a rassicurare che il sequestro e la successiva uccisione non è opera dell’Isis.
Porca miseria, questo dovrebbe rassicurarci?
Ci rassicura sapere se sono stati uccisi da una banda di criminali chiamata Isis, piuttosto che da un’altra?
Poi c’è il balletto diplomatico sull’autopsia.
Da Tripoli avevano assicurato “solo un esame esterno dei corpi”, poi sono arrivate notizie di un’autopsia completa.
Avete idea di cosa voglia dire?
I corpi dei nostri connazionali dovevano arrivare ieri sera martedì 8 marzo, forse, dico forse, arriveranno oggi.
Il motivo è stato imputato, da parte della Libia, ad adempimenti legali da parte di un Governo che non esiste. Ma con chi trattiamo dall’altra parte?
La verità è che non ci considera più nessuno, neanche i “non governi” ci prendono più sul serio.
Gli americani avrebbero mandato un bombardiere per chiedere i corpi dei loro connazionali, minacciando ritorsioni. I russi avrebbero bombardato prima e poi chiesto i corpi dei loro connazionali.
Noi senza attributi, noi studiosi dell’emotivamente corretto: aspettiamo, negoziamo, cediamo alle condotte di chi non riconosce i nostri diritti internazionali.
Ai funerali non interverranno le autorità, il rischio è che le vedove le prendano a sputi in faccia.
Dal canto mio, quest’anno vacanze in italia, non vorrei neanche arrivare a Malta perché se mi accadesse qualcosa resterei ostaggio dell’incapacità internazionale di questo governo.