Marco Zamperini non era uno di Noi, ma il “Noi” che il Web ha insegnato ad essere
Marco Zamperini non era uno di Noi, ma il “Noi” che il Web ha insegnato ad essere in questi anni.
Mai contro qualcosa o qualcuno, al massimo chiedeva educatamente le ragioni di una scelta prospettando le sue e accogliendo il risultato democratico del confronto.
Marco a volte si incazzava, ma lo faceva con il sorriso, che ti spronava a riflettere.
Marco conduceva una battaglia: “innovare e sviluppare l’Italia e gli italiani attraverso l’uso delle tecnologie, promuovere la cultura digitale, abbattere i pregiudizi legati alle diversità”. Combatteva attraverso le tecnologie, in realtà arrivava alle persone comunicando che una società migliore è possibile.
Marco aveva una sconfinata fiducia verso i giovani, quando gli raccontavo i mie processi mi diceva, fiducioso e con speranza: “vedrai che cambieranno“.
Marco sarà stato un evangelista del web ma anche un missionario di umanità.
Adesso un pezzo di quel “Noi” mancherà.