Wired da Riccardo Luna a Carlo Antonelli
Solleticata ieri sera, questa mattina è giunta la comunicazione sull’account di Facebook, da parte dello stesso interessato: “Il 15 giugno lascio Wired. Mi mancherà, mi mancherete. Da matti.”
E’ lo stesso Riccardo Luna a darne notizia su Facebook, poi arriverà il comunicato ufficiale da parte dell’editore Condè Nast S.p.A.: “La decisione del cambio di direzione è legata ai crescenti impegni esterni (convegni, incontri) di Luna come portabandiera nella battaglia di ‘Wired’ per l’innovazione e alla volontà dell’editore di modificare l’approccio informativo del mensile rendendolo fruibile per un pubblico più ampio.”
Come molti ricordano, ho promosso alcune perplessità sulla rivista Wired:
– la prima quando ho avuto il sospetto che dietro la campagna “Internet for Peace” si celasse una latente attività di marketing al fine di aumentare le vendite della stessa rivista. Poi la vicenda è stata addolcita grazie all’intervento di Paolo Iabichino che potete leggere qui;
– la seconda volta quando ho ritenuto troppo provocatorio il titolo del libro“Internet è un dono di Dio” che raccoglie il percorso “Da Internet for Peace al primo attivista digitale Nobel della Pace: le parole, i volti e le storie di un anno memorabile che ha consacrato la Rete”;
– la terza volta quando ho criticato l’iniziativa di inserire un art.24 bis nella Costituzione italiana con la finalità di garantire il diritto di accesso alla Rete, diritto che non mi vede oppositore ma critico nella procedura di attuazione e successiva gestione.
Leggendo il comunicato di Riccardo Luna e quello dell’editore è facile comprendere, almeno per come sono stati scritti che la decisione sia stata sofferta.
Nel comunicato di Luna si avverte il rammarico di non proseguire l’attività di direzione della rivista il – “Mi mancherà, mi mancherete. Da matti” – testimonia tutto il rimpianto che non dovrebbe manifestarsi in colui che è disposto a continuare nella sua attività e quindi subisce un allontanamento.
Dall’altra, la posizione dell’editore Condè Nast che afferma diplomaticamente che: “i continui impegni di Riccardo Luna (convegni, incontri) rivolti a promuovere l’innovazione” sono “diversi” dalla volontà dell’editore di rendere la rivista fruibile ad un pubblico più ampio. In parole molto semplici: “pensiamo al mercato, aumentiamo le vendite e non parliamo solo agli amici degli amici”.
Riccardo Luna, che stimo per il suo impegno, merita una “standing ovation” per l’attività svolta, non sono mai stato d’accordo con le modalità con cui ha portato avanti le sue battaglie, ma ciò non impedisce di riconoscergli l’enorme passione, dedizione e impegno profuso. Grazie Riccardo.
Al nuovo Direttore Carlo Antonelli l’augurio per un buon lavoro.