Le manette ad Internet
Comprendo le difficoltà di prevedere norme che garantiscano l’uso consapevole e responsabile di Internet ma cerco sempre di distinguere due tipi di libertà: la prima inerente l’accesso alla Rete, la secondo rappresentata dal “cosa posso e cosa mi è concesso fare on line nel rispetto della libertà altrui”.
Comprenderete che le due libertà sono distinte e meritano attenzioni diverse.
Non basta affermare: “tanto nessuno è anonimo, sporgi denuncia e la Polizia delle Comunicazioni ti becca!”
Vedete l’apertura di un fascicolo, l’avvio di un procedimento investigativo costa alla comunità e costa agli operatori sotto il profilo dell’impegno che può essere rivolto verso inchieste più importanti invece di perseguire il blogger amatoriale, il quale si è spinto un pò troppo nel blog con giudizi passionali.
Trovare rimedi che garantiscano: la libertà di espressione di colui che pubblica on line, la libertà di informazione di chi legge e la dignità di chi è oggetto della notizia sono le sfide tecnico-giuridiche che dobbiamo superare.
Affermare “tutto libero” alla fine diventa pericoloso ed interpretabile diventando alla stregua del censorio. (si vedano gli ultimi sequestri di siti in questi giorni)