Don’t Look Up: un film sulla società idiota di oggi
Il film descrive perfettamente la società idiota di oggi, una società che ha come basi il profitto, la comunicazione, i social network, la ricerca dell’approvazione attraverso i sondaggi e i like.
Don’t Look Up lancia un’accusa ai vertici del modello di governance occidentale, al politicamente corretto, allo strapotere delle multinazionali sulle scelte della politica.
Un film in cui ci sono innumerevoli spunti di riflessione tanto da poterci parlare per ore e ore ritrovando gli stereotipi della società attuale in cui i like contano, le visualizzazioni contano, gli scopi economici e politici contano più del mettere al sicuro la Terra, salvando l’intera umanità.
In breve: una studentessa di astronomia scopre l’esistenza di una cometa che colpirà la Terra provocandone la sua totale distruzione. Aiutata dal suo Professore cercherà di allertare la Casa Bianca, tuttavia la presidente degli Stati Uniti inizialmente non prenderà sul serio la minaccia descritta per poi tornare sui suoi passi sia dopo che i due astronomi rendono nota l’imminente catastrofe attraverso un popolarissimo programma televisivo sia per uno scandalo a luci rosse che la vede politicamente coinvolta.
Fin qui non emerge nulla di particolare se non nell’uso strategico del potere da parte della politica che cinicamente ha come scopo mantenere se stessa e non adoperarsi per salvare il Pianeta.
Ma veniamo al punto più interessante.
Quando sembra tutto andar bene e il Governo americano lancia numerose testate nucleari capaci di distruggere la cometa prima dell’impatto con la Terra – soluzione cinematograficamente già vista nel film Armageddon – l’operazione viene annullata dalle pressioni che la Presidente degli Stati Uniti d’America riceve dall’imprenditore, fondatore e amministratore di un’azienda di alta tecnologia e intelligenza artificiale che ritiene che la cometa possieda preziosi materiali rari per la produzione di tecnologie e il cui recupero porterebbe grande ricchezza. Con queste finalità l’innovatore-imprenditore propone un piano alternativo con la frantumazione della cometa in piccoli meteoriti per poi recuperarli dopo l’impatto sulla Terra.
A questo punto si esplica la favolosa descrizione cinematografica dei numerosi scenari sociali che si sviluppano nel film, la divisione tra coloro che credono alla catastrofe da coloro che invece ritengono che si tratti di una bufala; l’uso sapiente della comunicazione dei media, dei social, della politica capace di distrarre le masse a favore della propria tesi.
Nel film si alternano personaggi legati a tesi complottiste, a scienziati in palese disaccordo tra loro, ad amministratori mentitori e giornalisti bugiardi che alimentano la faziosità tra coloro che sono a favore e coloro che sono contro una determinata soluzione.
Il piano dell’illuminato imprenditore, che promette ricchezza per tutti, fallisce miseramente e il Pianeta Terra viene distrutto.
Dal film rimane un monito ai pochi neuroni attivi e resilienti di coloro che rimangono lucidi nei confronti di un mondo sempre più tecnologico ed accattivante in cui la democrazia e le libertà digitali sono asservite in like, consensi social, tecniche di manipolazione di massa, intelligenza artificiale e roboanti progetti, il monito è semplice: “non perdete la finalità primaria: vivere!”
Un cast eccezionale composto da premi Oscar come: Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Cate Blanchett, Mark Rylance e Tyler Perry; le star musicali, vincitrici del Grammy come Ariana Grande e Kid Cudi che nel film animano la canzone intitolata “Just Look Up” rendono due ore straordinarie, riflessive ed educative trascorse su Netflix.
Un film da non perdere, un film che vale come un libro contro la cecità della società contemporanea.