Il movimento Woke i difetti nascosti dietro gli ipocriti pregi
Il termine “woke” ha le sue radici nella comunità afroamericana degli Stati Uniti e originariamente era usato per descrivere la consapevolezza di questioni riguardanti la giustizia sociale e i diritti civili; da allora, il suo utilizzo si è diffuso e ha assunto un significato più ampio.
“Woke” difficilmente trova un significato letterale in italiano, la sua etimologia è ascrivibile a due sostantivi inglesi: wokeness -“non abbassare la guardia” e wokeism – comportamento e sensibilità verso il contrasto alle ingiustizie sociali e politiche.
La “generazione o anche movimento woke” spesso è alimentata da quella parte della popolazione, generalmente più giovane (millennials e Gen Z), che si definisce socialmente consapevole. Questo gruppo tende a essere sensibile a una vasta gamma di problemi sociali e politici, come l’uguaglianza di genere, i diritti LGBTQ+, il razzismo, la giustizia climatica e molto altro.
Coloro che si definiscono woke utilizzano spesso i social media per sensibilizzare l’opinione pubblica, per condividere le loro opinioni, per organizzare proteste, per avviare raccolte fondi e altre iniziative.
Le battaglie per i diritti, l’uguaglianza e l’inclusione promossi dal movimento woke riguardano:
Razzismo e Discriminazione Etnica: Il movimento Black Lives Matter ha suscitato una maggiore consapevolezza delle questioni di giustizia razziale e ha sollecitato la generazione woke a impegnarsi attivamente per la fine delle ingiustizie razziali.
Uguaglianza di Genere: gli attivisti si battono per i diritti delle donne, inclusi i diritti alla parità salariale, all’istruzione e all’autonomia sul corpo.
Diritti LGBTQ+: I membri della generazione woke si impegnano anche per i diritti delle persone LGBTQ+, spingendo per l’uguaglianza di matrimonio, i diritti di adozione, e la fine della discriminazione sul posto di lavoro.
Cambiamenti Climatici: Molti giovani woke sono profondamente preoccupati per la crisi climatica e svolgono un ruolo attivo nella lotta per un futuro più sostenibile.
Diritti dei Migranti e dei Rifugiati: gli aderenti al movimento sono spesso sensibili alle questioni dei diritti dei migranti e dei rifugiati, sostenendo politiche di immigrazione più umane.
Giustizia Economica: Molti nella generazione woke si battono per una distribuzione più equa della ricchezza e l’eliminazione della povertà.
Tuttavia, il termine “woke” è anche diventato un punto di acceso dibattito in quanto alcuni criticano il movimento woke per quello che vedono come eccessiva sensibilità o “cultura dell’annullamento” che può portare a un’atmosfera di paura e autocensura.
Le principiali critiche, più propriamente accuse, al movimento woke riguardano:
Eccessiva Sensibilità: Alcuni sostengono che la generazione woke sia troppo sensibile o facilmente offesa. Questi critici affermano che il desiderio di inclusività e rispetto può sfociare in un eccesso di correzione politica che limita la libertà di espressione.
Cultura dell’Annullamento: Questo termine si riferisce alla pratica di “annullare” o boicottare individui, marchi o organizzazioni che sono visti come offensivi o problematici. I critici sostengono che questa cultura dell’annullamento anche intesa come “cancel culture” sia punitiva e non lascia spazio per il perdono o la crescita personale.
Virtuosismo Sociale: Alcuni critici sostengono che il movimento woke possa dare luogo a una sorta di competizione per dimostrare chi sia più consapevole o virtuoso dal punto di vista sociale. Questo può portare a una forma di attivismo performativo, in cui le persone sembrano prendere posizione su questioni sociali principalmente per migliorare la propria immagine piuttosto che per un genuino desiderio di cambiamento.
Divisione Sociale: Alcuni affermano che l’enfasi della generazione woke sulle identità di genere, razziali o culturali possa rafforzare le divisioni sociali piuttosto che promuovere l’unità. Questi critici sostengono che l’identificazione eccessiva con determinate categorie può portare a una mentalità di “noi contro loro”.
Estremismo Ideologico: Alcuni vedono la generazione woke come troppo dogmatica o estremista nelle sue convinzioni. Questi critici sostengono che la generazione woke tende a vedere le questioni in termini di bianco e nero, ignorando la complessità e i toni di grigio.
Concludendo il movimento woke prende origine dai social media palesando al suo interno tutti i pregi e purtroppo i difetti della società iperconnessa creando storture e inevitabili problemi democratici nonché teorie del complotto.
Il futuro? sarà meno roseo del passato.