La politica delle larghe intese e dei larghi affari
Cosa c’entrano i politici, i cittadini, i corsari e i pirati? Vediamolo in poche righe
Avete mai provato a chiedere un finanziamento in Banca?
Se siete dipendenti dovete presentare l’ultima busta paga (a volte le ultime sei) ed eventualmente il Cud; se siete lavoratori autonomi dovete presentare l’ultima dichiarazione dei redditi (730 oppure Modello Unico); mentre se siete siete pensionati dovete presentare l’ultimo cedolino oppure, se pensionati Inps, il modello Obis M, in ogni caso un certificato che riporti tutte le informazioni relative alla tipologia di pensione. Oppure potete cedere il quinto dello stipendio se dipendenti con contratto a tempo indeterminato o ai titolari di pensione Inps o Inpdap.
Nell’umiliazione più totale ma finalizzata al requisito del buon pagatore, tutti i cittadini devono presentare copia di altri finanziamenti in corso oltre, in alcuni casi, alle ultime bollette della luce, dell’acqua e del gas regolarmente pagate.
Perché se chiedete cinquemila euro in Banca dovete dare ogni garanzia possibile, perchè la Legge va rispettata.
I politici, come emerge dalle indagini sul Monte dei Paschi di Siena, invece telefonano non al direttore di filiale ma al capo dell’istituto di credito, che prende immediatamente un appuntamento fissando i tassi migliori.
La Stampa pubblica un articolo che fa rabbrividire, le intercettazioni rivelano che: Massimo D’Alema, Romano Prodi, Giuliano Amato, Enrico Letta, Nicola Latorre, Pierluigi Bersani, Piero Fassino, Matteo Renzi, da una parte e Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Daniela Santanché, Guido Crosetto dall’altra chiedevano al Monte dei Paschi di Siena “favori e semplificazioni” per sè e per i propri amici.
Addirittura, (cit) il neo giudice della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, il 14 febbraio del 2010 parla con Mussari e chiede «se è vera la voce circa la sua candidatura all’Abi, in modo tale da fare qualcosa per sostenerlo». Mussari conferma l’indiscrezione. Poi c’è un’altra conversazione in cui Amato dice: «Mi vergogno a chiedertelo ma per il nostro torneo ad Orbetello. È importante perché noi siamo ormai sull’uso… Che rimanga immutata la cifra della sponsorizzazione. Ciullini ha fatto sapere che insomma il Monte vorrebbe scendere da 150 a 125 mila euro». Risponde Mussari: «Va bene. Ma la compensiamo in un altro modo». Amato: «Guarda un po’ se ci riesci. Sennò io non saprei come fare. Trova un gruppo». Mussari lo tranquillizza concludendo: «Lo trovo. Contaci».
Qui la politica è delle larghe intese, dei grandi interessi, unita e coesa si presenta allo sportello del potere e preleva, aggirando le garanzie della legge, soldi e favori.
Ricordate la differenza tra Corsari e Pirati?
I Corsari erano al servizio di un governo, cui cedevano parte degli utili, ottenendo in cambio lo status di combattente e la bandiera che gli lo autorizzava a rapinare solo navi mercantili nemiche, e ad uccidere persone ma solo in combattimento.
I Pirati erano coloro che si opponevano a qualsiasi legge in quanto avevano subito un abuso dal Governo, ricorderete nella letteratura la figura di Sandokan che lottava contro i colonizzatori, che in realtà governavano quella terra.
Bene, cosa volete essere Corsari ossia politici che al servizio dello Stato rubano ai cittadini e in cambio cedono il 50% tra tasse e imposte e il restante per i loro interessi, o diversamente volete essere Pirati per ricreare le condizioni di diritto?
Occorre fare una scelta.